E’ questione di sguardi

“Dove sto andando? Quale è la mia direzione? La posso trovare? Chi mi può aiutare a trovarla? Chi mi aiuta a trovare il mio posto nel mondo? Come e dove posso essere veramente me stesso?

Queste sono domande che un pellegrino ha dentro di sé. Queste sono le domande che ogni cuore giovane sa scoprire e riscoprire dentro le contraddizioni e gli slanci della vita.

Un ragazzo sveglio sa che su Google e Wikipedia non troverà le risposte.

Un ragazzo sveglio non si accontenta di sopravvivere, lasciandosi vivere rimanendo in superficie, anestetizzato…

Ecco perché il giovane pellegrino parte, cambia prospettiva: perché non ha paura di muoversi. Perché sa che da qualche parte c’è qualcosa che può aiutarlo a trovare una strada nuova. Perché sa che c’è Qualcuno capace di aprirgli gli orizzonti.

E allora si fida e si affida.

Siamo stati a Lourdes quest’estate, dal 4 al 9 agosto: una sfida, una scommessa, una novità da cogliere. Eravamo in 130 giovani, provenienti dalle Diocesi della Lombardia (50 da Como, con ben 8 Sacerdoti accompagnatori!). Partiti con il desiderio di metterci in contatto con la nostra sete di vita, sotto lo sguardo dell’Immacolata, non siamo tornati a casa senza aver ri-fatto l’esperienza che Dio non solo esiste, ma c’è.

Dio c’è…Ed è vivo…ed è giovane…e c’entra con il Desiderio nascosto dentro ogni cuore: ecco la Bellezza!

Dio c’è e sta dentro la meravigliosa fragilità di ciascuno.

Dio c’è e corre dentro il servizio dei volontari che non si risparmiano.

Dio c’è e brilla dentro la semplicità dei volti senza maschere.

Dio c’è e danza dentro un legame che vince la tristezza delle solitudini.

Dio c’è e vibra dentro l’attesa di poter rivedere quella persona che ti ha fatto sentire accolto.

Dio c’è e riveste ciascuno di splendore, come figlio, per far festa nella sua Casa.

Dio c’è e per Lui siamo sempre qualcuno.

Nessuno è insignificante o inutile…Questo a Lourdes lo si sperimenta come il primo e vero miracolo. Perché a Lourdes ci può essere il dolore…ma non c’è tristezza perché tutto si riempie di Luce, di affetto, di speranza, di resurrezione.

Il pellegrino dal cuore giovane si scopre portatore di un valore immenso, che nessuna inabilità può rallentare o nascondere…

Guardato così, il pellegrino dal cuore giovane impara a guardare gli altri con lo stesso sguardo…dentro e oltre le ferite…dentro e oltre le lacrime…dentro e oltre la fatiche…

Perché Dio c’è e per Lui ognuno è prezioso, unico, chiamato a lasciare un’impronta buona! Qui sta la libertà che ogni giovane cerca: una novità che si chiama Misericordia, si chiama Amore, si chiama Gioia…

Ecco perché un giovane accetta la sfida…Ecco perché un giovane ha voglia di ritornare alla Grotta, sui passi di Bernardette: Lourdes può cambiare il modo con cui si vive quel dono meraviglioso che è la vita. Senza paura, senza trucchi…ma con lo stupore di sentirsi attesi e chiamati per nome.

Il pellegrino dal cuore giovane lo sa, lo scopre, non lo dimentica: è sempre questione di sguardi e Lourdes ti dona occhi nuovi.

 

Don David Del Curto

Assistente Giovani Sottosezione Como