“Ho realizzato un sogno nel cassetto…ho trovato una grande famiglia”
Che bello quando una volontaria che si affaccia per la prima volta alla nostra Associazione e si mette in gioco per fare un servizio alla fine del pellegrinaggio ci scrive queste parole! Significa che non si è mai sentita sola, significa che è stata accolta con affetto e che ha potuto esprimere il proprio affetto attraverso il servizio, accettato e svolto con il cuore prima di tutto. Significa che come in famiglia ha potuto esprimere le proprie emozioni, ha potuto aiutare chi aveva più bisogno, imparare da chi aveva più esperienza, lasciarsi coinvolgere dall’entusiasmo di chi era più giovane e soprattutto vivere e condividere intensamente la propria fede.
L’unitalsi , pur con tutti i suoi problemi e le sue criticità ha nel pellegrinaggio una proposta unica che va dall’esperienza umana della relazione a quella del servizio a quella più profonda e personale dell’incontro con il Signore sotto lo sguardo materno di Maria. E’ un “tesoro” …a volte nascosto in un campo …sta a noi crederci per primi e pieni di gioia vendere tutti i nostri averi per comprare quel campo!
Un grazie a tutti i nostri ammalati per la loro forza e la loro fede , grazie a tutto il personale per la dedizione e la pazienza nel servizio, grazie ai pellegrini per aver pregato con noi e per noi. Un grazie di cuore ai giovani presenti per il loro entusiasmo, il loro impegno , la loro allegria contagiosa e la loro disponibilità. Grazie per aver scelto di investire alcuni giorni delle vostre vacanze per mettervi al servizio del prossimo ascoltando l’invito di Maria: “Fate quello che vi dirà”, grazie per aver scelto di farlo con L’Unitalsi! Vorrei fare mie e nostre le parole di papa Francesco:” Ho voluto che foste voi al centro dell’attenzione perché vi porto nel cuore. “